Aglio rosso di Castelliri

L’aglio rosso di Castelliri nasce dalla combinazione di aglio bianco e aglio rosa, chiamato così per il colore rosso porpora delle tuniche che rivestono i suoi bulbi, è una vera perla gastronomica. Di recente è tornato alla ribalta culinaria per le sue qualità organolettiche, ma anche per le numerose proprietà officinali, antiossidanti e antinfiammatorie, e non a caso #ercococlaudio ha deciso di farci una delle sue #50sfumaturedigricia.

Questa eccellenza della nostra regione è stata inclusa per iniziativa di Arsial tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) e nel Registro Volontario Regionale delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione, nell’ambito delle attività a tutela della nostra biodiversità agraria, previste dalla L.R 15/2000 e finanziate dall’Operazione 10.2.1 del PSR Lazio 2014/2020. (fonte Arsial)

A Castelliri, piccolo borgo della Ciociaria, nei dintorni di Sora, l’aglio rosso si coltiva da tempo immemore, tanto da risultare già ai tempi del Regno di Napoli, cui il borgo apparteneva. In una statistica del 1811, dedicata allo stato dell’agricoltura nell’intera provincia Terra di Lavoro, l’aglio rosso è già citato tra le produzioni più diffuse e apprezzate della zona.

Ora nun te resta che provarlo nella versione della Gricia con cavolo nero e salsa all’aglio rosso di Castelliri.

Daje

 

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